Nove e forse più architetti-designer di fama internazionale come: Tobia Scarpa (Italia), Odile Decq (Francia), Michele De Lucchi (Italia), Aldo Cibic (Italia), Marco Piva (Italia), Simone Micheli (Italia), Denis Santachiara (Italia), Riccardo Blumer (Svizzera), Shin Azumi (Giappone) si sfideranno in occasione della prossima edizione della Marmomacc nella realizzazione di progetti di marmo leggero, cioè oggetti accattivanti ed eleganti di interni darredo domestico.
In una conferenza stampa il Presidente della fiera Giancarlo Tonini e lAmministratore delegato Paris Mazzanti hanno illustrato il programma 2007.
Fra gli eventi in programma spiccano: il premio MAA (Marble Architectural Awards) 2007 Italy celebre a livello mondiale, avrà come protagonisti gli architetti italiani, che illustreranno le opere premiate da una giuria internazionale, mentre le progettiste saranno protagoniste dellincontro su Architettura al femminile.
Sviluppo sostenibile per il turismo e la cultura, ma sviluppo sostenibile anche per chi lavora i materiali tipici che sono legno, ferro, pietre che danno lavoro tutto lanno e non solo durante le vacanze ed è per questo che da alcuni anni si è formato nellambito dellAssociazione Lombardia (ma liberamente aperto a tutte le altre Associazioni lapidee presenti nellarco alpino) il Comitato Pietre delle Alpi per illustrare che lestrazione della pietra non è più distruttiva, che il lavoro evita lo spopolamento delle montagne anche a beneficio della loro conservazione e che mantiene viva la cultura dei luoghi con limpiego dei materiali delle tradizioni la cui salvaguardia è la principale garanzia di continuità.
Verona si conferma la prima provincia lapidea italiana con un giro daffari di 398 milioni. Le esportazioni sono aumentate del 6% con migliori risultati verso gli Stati Uniti e maggiori interessi verso alcuni Paesi dellEuropa orientale come Polonia, Federazione Russa, Croazia, Ungheria. Germania e Austria invece continuano a calare, ma con totali tali da rimanere i primi mercati dinteresse.
La storia di un mulino, un telaio da blocchi ad acqua, un po particolare, svizzero per pochi metri, perchè posto al di là del confine che divide Mendrisio da Varese. Fra la metà del 1800 e linizio del 1900 lunga è la tradizione dellestazione nelle cave e della lavorazione del marmo. Ad Arzo, comune di confine posto sul lato svizzero, erano attive ben 5 segherie molto apprezzate nellintera regione subalpina che acquisivano pietre anche dalle vicine cave di Saltrio, di Viggiù e di Brenno lato italiano.