Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd. (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6-81, sia superiore ai seguenti valori: 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta; 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata; I valori di attrito predetto non devono essere modificati dallapposizione di strati di finitura lucidanti o di protezione che, se previsti, devono essere applicati sui materiali stessi prima della prova.
Le ipotesi di condizione della pavimentazione (asciutta o bagnata) debbono essere assunte in base alle condizioni normali del luogo ove sia posta in opera. Gli strati di supporto della pavimentazione devono essere idonei a sopportare nel tempo la pavimentazione ed i sovraccarichi previsti, nonchè ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione stessa.
Gli elementi costituenti una pavimentazione devono presentare giunture inferiori a 5 mm, stilate con materiali durevoli, essere piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2. I grigliati inseriti nella pavimentazione devono essere realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli devono comunque essere posti con gli elementi ortogonali al verso di marcia. Inoltre la legge 626 del 1994 precisa che: (Art. 33) i pavimenti dei locali devono essere esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi, devono essere fissi, stabili e antisdrucciolevoli Il coefficiente di attrito viene invece spiegato nel D.M. 236.
Il coefficiente di attrito viene misurato da un apparecchio elettromeccanico che si chiama dinamometro, tale apparecchio viene appoggiato sulla superficie, si applica una tensione al cavo che si collega allo strumento e, quando questultimo si muove, un display esprime con dei numeri il coefficiente di attrito statico che si è dovuto vincere per metterlo in movimento. Se il coefficiente supera lo 0,40 sarà a norma e quindi sicuro, in caso contrario molto pericoloso.
Fortunatamente esistono prodotti di facile applicazione che rendono antisdrucciolevoli e certifica a norma di legge graniti lucidi a piombo, marmi, agglomerati, porcellane di vasche da bagno e piatti doccia.
Uninteressante esempio è stato fornito da un levigatore lombardo in una recente fiera dove è stato possibile sperimentare i risultati dellapplicazione chimica con risultati veramente sbalorditivi.