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LA RISOLUZIONE DI CONTROVERSIE COMMERCIALI IN CINA

04. March 2008 17:24
(last updated: 20. March 2010 17:39)
Pubblicato in ECONOMIA

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La complessità dei rapporti commerciali tra Cina e Italia intensificatisi in modo esponenziale negli ultimi decenni, rende necessaria la messa a disposizione del know how per una gestione rapida, riservata e a costi contenuti di un possibile contenzioso. E’ sempre consigliabile inserire all’interno dei contratti una clausola che preveda la conciliazione come strumento di risoluzione delle controversie. Per questo motivo si suggerisce l’utilizzo di una clausola dl conciliazione standard ICBMC (ltaly-China Business Mediation Center ).

Con questa clausula le parti concordano di sottoporre tutte le controversie derivanti dal contratto all’ltaly-China Business Mediation Center - Centro di conciliazione commerciale italo- cinese, attivato presso la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e presso il Mediation Center del China Council for the Promotion of International Trade di Pechino, al fine di risolvere la lite attraverso un accordo di conciliazione. L’argomento è stato trattato in un’incontro tra la Camera di Commercio Italo-cinese, la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e le principali Associazioni di categoria. Il Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano, unito alla professionalità della Camera di Commercio Italo Cinese, esiste dal 1996 per la gestione dei contenziosi commerciali. La conciliazione dimostra di essere particolarmente competitiva rispetto alla giustizia ordinaria che, oltre ad essere caratterizzata da tempi lunghi e da costi spesso elevati, non sempre produce risultati soddisfacenti per le parti. L’ICBMC - Italy-China Business Mediation Center è nato a seguito dell’accordo stipulato il 7 dicembre 2004, durante la missione del presidente Ciampi in Cina, tra Camera Arbitrale di Milano, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano, Camera di Commercio Italo - Cinese e il Mediation Center del China Council for the Promotion of International Trade (CCPIT). Obiettivo dell’lCBMC è proporre la conciliazione come strumento di composizione delle controversie insorte tra imprese italiane e cinesi. A riprova del rilievo di questo progetto va ricordato che si tratta del primo centro di conciliazione bilaterale sorto tra la Cina ed una nazione europea. ICBMC è dunque frutto di un’intesa che capitalizza l’esperienza dei più importanti provider di servizi di conciliazione dei rispettivi paesi. Ideale punto di incontro, assiste le imprese e i professionisti operanti sull’asse Italia-Cina attraverso l’offerta dello strumento conciliativo. Grazie alla conciliazione, le parti protagoniste di una controversia hanno l’occasione di incontrarsi e discutere dei loro problemi in modo informale e riservato. Il conciliatore ha il compito di aiutare le parti a sviluppare un negoziato e a raggiungere un accordo. Soluzioni per affrontare il mercato cinese La conciliazione va utilizzata in tutti i casi in cui: - è interesse dell’azienda mantenere un rapporto commerciale con l’altra parte; - si vuole evitare che informazioni relative alla controversia diventino di pubblico dominio; - la rapidità della risoluzione della controversia è prioritaria ad ogni altro interesse; - la decisione della controversia, in diritto, non è prioritaria per l’azienda; - si ritiene importante minimizzare i costi del contenzioso. In modo particolare, ICBMC permette di affrontare problemi estremamente complessi in modo collaborativo e informale, mirando alla soddisfazione degli interessi concreti delle parti con la possibilità di avere un luogo neutrale in cui dialogare, nella massima riservatezza, e affrontare i problemi comuni; mette a disposizione la competenza di conciliatori specificamente formati nella gestione di contenziosi commerciali, con particolare riguardo a quelli italo-cinesi; consente l’accesso alle imprese sia in Italia sia in Cina, mettendo a disposizione personale esperto ed altamente qualificato che può assistere le parti in ogni fase della conciliazione; contribuisce a preservare e sviluppare ulteriori relazioni commerciali tra i due paesi, diffondendo la conoscenza e l’utilizzo della conciliazione, strumento che consente di superare le barriere imposte dalle differenze culturali e legislative.
La conciliazione è :
VOLONTARIA
si partecipa ad una conciliazione solo se si vuole e nessuna soluzione è imposta alle parti. In altre parole, le parti si devono sentire libere di decidere se tentare la conciliazione o se invece rifiutare questa opportunità. Inoltre, esse possono abbandonare il tavolo della trattative in ogni momento, qualora ritengano che queste non portino ad alcun esito soddisfacente, senza per questo averne un danno.
INFORMALE
è sufficiente predisporre una domanda con la quale si indica chi sono le parti, qual è l’oggetto della lite ed il suo valore economico. In generale, spetta ad ICBMC il compito di verificare la disponibilità dell’altra parte a sedersi al tavolo.
RISERVATA
le parti, il conciliatore e tutti coloro che intervengono ad una conciliazione si impegnano a mantenere riservate e a non divulgare le informazioni relative al caso che stanno trattando. Il conciliatore, spesso, incontra separatamente le parti, per permettere loro di avanzare possibili proposte ed opzioni negoziali. Questo particolare approccio permette di affrontare temi delicati che le parti avrebbero difficoltà a discutere tra loro.
RAPIDA
le parti possono concordare la tempistica secondo cui si deve svolgere l’incontro di conciliazione. Questo permette di avere un diretto controllo sui tempi, talvolta essenziale per il buon esito della trattativa. In media sono necessari circa 30/40 giorni dalla presentazione della domanda all’accordo finale.
ECONOMICA
costi della conciliazione sono contenuti e le parti li conoscono in anticipo.
EFFICACE
più di 80 incontri su 100 si concludono con un accordo. Questo è rispettato dalle parti perché frutto di un’intesa consapevole e basata sull’interesse comune. Chiunque fosse interessato ad avere maggiori informazioni può contattare la Camera di Commercio Italo Cinese a Milano
(tel 02.862.765 - fax 02.7200.0236 )


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