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LA TECNOLOGIA DELLA PIETRA COMPOSITA

13. June 2008 13:07
(last updated: 13. June 2008 13:36)
Pubblicato in TECNOLOGIA

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La pietra composita è destinata agli elementi d’arredo, ai piani da cucina, alle pavimentazioni, ai pavimenti sospesi, ai rivestimenti interni ed esterni, ai piani da bagno, ecc. Si applica con la stessa flessibilità d’impiego nell’ambito delle grandi e piccole opere pubbliche o private, nelle abitazioni residenziali e commerciali e nei componenti d’arredo.

Risponde alle esigenze dell’architettura moderna, dove la costanza e uniformita' cromatica viene spesso richiesta dai progettisti, e soprattutto supera i limiti tecnici delle imitazioni ceramiche della pietra naturale“” permettendo di fabbricare industrialmente prodotti ad elevatissima concentrazione di aggregati lapidei naturali, fino al 96%, ripetibili nel tempo, consentendo di progettarne l’estetica e le caratteristiche tecniche. Si possono utilizzare aggregati lapidei di varia natura (quarzo, granito, sabbia silicea, marmo, ecc.) ai quali possono essere aggiunti svariati tipi di materiali lapidei e non, originali e stravaganti (madreperla, lapislazzuli, conchiglie, vetri colorati, specchi, ecc) che conferiscono al prodotto finito bellezza ed originalità. L’impasto è legato con resina strutturale organica oppure, a seconda dell’impianto, con legante idraulico inorganico. L’elevatissima percentuale di aggregati lapidei la rende sempre bella e versatile, sia nel caso venga scelto un aspetto estetico naturale che di fantasia, progettato a misura nelle specifiche estetiche e tecniche dall’architetto o dal progettista (antigraffio, resistente all’insediamento dei batteri o antibatterico, autopulente, antiscivolo, antiacido, antimacchia, resistente ai raggi UV, antistatico per i pavimenti sospesi, ecc.). Ogni anno dagli impianti per la fabbricazione delle pietre composite installati da Breton nel mondo vengono fabbricati milioni di metri quadrati di prodotto.

GLI IMPIANTI PER I BLOCCHI
Gli impianti Breton per la produzione di Blocchi di pietra composita si suddividono principalmente in due famiglie a seconda del legante che viene utilizzato nel processo produttivo: parliamo di Bretonstone® Blocchi se il legante utilizzato è organico, mentre parliamo di Bretonterastone® Blocchi se il legante è inorganico. Bretonstone® Blocchi Questi impianti fabbricano direttamente grandi blocchi con la tecnologia della compattazione per “vibro-compressione sotto vuoto” di impasti formati da aggregati lapidei, cariche minerali sottili e legante organico. I blocchi hanno dimensioni grezze di 308 x 125 x 88 cm oppure 308 x 140 x 88 cm. I blocchi vengono poi segati in lastre da 308 x 125 o 140 cm, con spessore finito che normalmente varia da 9 mm a 30 mm, ma che può essere anche superiore se necessario. I blocchi e le lastre possono essere venduti come tali oppure le lastre possono anche essere trasformate in prodotti finiti della dimensione desiderata. I materiali lapidei costituiscono fino al 96% del peso del prodotto finito, sono di natura calcarea (marmo, pietre calcaree, dolomie, ecc.) con dimensioni che possono arrivare anche fino a 60-90 mm. Il legante organico utilizzato è la resina poliestere insatura opportunamente additivata. La capacità produttiva, a seconda del modello e composizione di impianto, varia da 1.500 mq a 8.000 mq al giorno lavorativo.

Bretonterastone® Blocchi
Questi impianti fabbricano direttamente grandi blocchi con la tecnologia della compattazione per “vibrazione sotto vuoto” di impasti formati da aggregati lapidei, cariche minerali sottili e legante inorganico o organico. I blocchi hanno di- mensione di 308 x 125 x 75 cm e i blocchi vengono poi segati in lastre da 308 x 125 cm, con spessore finito da 9 mm (15 mm nel caso di utilizzo di legante inorganico) a 30 mm oppure anche superiori. I blocchi e le lastre possono essere venduti come tali oppure le lastre possono essere trasformate in prodotti finiti della dimensione desiderata. I materiali lapidei costituiscono fino al 94% (78% nel caso di utilizzo di legante inorganico) del peso del prodotto finito, sono di natura calcarea (marmo, pietre calcaree, dolomie, ecc.) e possono avere dimensione massima fino a 60-90 mm. Il legante utilizzato può essere :
cemento Portland (legante idraulico inorganico), normalmente di classe I, miscelato con acqua in rapporto acqua/cemento normalmente non superiore allo 0.30, e con l’aggiunta di normali fluidificanti comunemente utilizzati nel settore degli impasti cementizi, oppure
- resina poliestere insatura (legante organico) opportunamente additivata. Con gli impianti Bretonterastone® , quando si utilizza il cemento Portland quale legante, è possibile fabbricare i prodotti “P.M.C” (“Polymer Modifed Concrete”) aggiungendo semplicemente agli impasti dei polimeri di utilizzo comune, quali resine o lattici polimerici (per esempio, lattice acrilico), che enfatizzano le caratteristiche tecniche del prodotto finito. La capacità produttiva, a seconda del modello e composizione di impianto, varia da 1.500 mq a 3.000 mq al giorno lavorativo.

GLI IMPIANTI PER LE LASTRE.
Gli impianti Breton per la produzione di Lastre di pietra composita si suddividono principalmente in due famiglie a seconda del legante che viene utilizzato nel processo produttivo: parliamo di Bretonstone® Lastre se il legante utilizzato è organico, mentre parliamo di Bretoncemstone® Lastre se il legante è inorganico.
Bretonstone® Lastre
Questi impianti fabbricano direttamente grandi lastre con la tecnologia della compattazione per “vibro-compressione sotto vuoto” di impasti formati da aggregati lapidei, cariche minerali sottili e legante organico. Le lastre hanno dimensione che possono variare da 125x306 cm fino a 165 x 330 cm, e spessore finito da 7 a 30 mm. Le lastre possono essere vendute come tali oppure anche trasformate in prodotti finiti della dimensione desiderata. I materiali lapidei costituiscono fino al 94% del peso del prodotto finito e sono solitamente di natura silicea (quarzo, quarzite, granito, porfidi, sabbia, ecc.), oppure calcarea (marmo, pietre calcaree, dolomie, ecc.) con dimensione che può arrivare fino a 6-8 mm. Il legante organico normalmente utilizzato è la resina poliestere insatura opportunamente additivata. La capacità produttiva, a seconda del modello e composizione di impianto, può variare da 1.000 mq a 3.300 mq di lastre al giorno lavorativo

Bretoncemstone® Lastre
Questi impianti fabbricano direttamente grandi lastre con la tecnologia della compattazione per “vibro-compressione sotto vuoto” di impasti formati da aggregati lapidei, cariche minerali sottili e legante inorganico. Le lastre hanno dimensione fino a 140 x 309 cm, e spessore finito da 9,5 a 30 mm. Le lastre possono essere vendute come tali oppure essere trasformate in prodotti finiti della dimensione desiderata. I materiali lapidei costituiscono fino al 78% del peso del prodotto finito e sono solitamente di natura silicea (quarzo, quarzite, granito, porfidi, sabbia, ecc.), o calcarea (marmo, pietre calcaree, dolomie, ecc.) con dimensione fino a 6-8 mm. Il legante utilizzato è cemento Portland (legante idraulico inorganico), normalmente di classe I, miscelato con acqua in rapporto acqua/cemento normalmente non superiore allo 0.25 e con l’aggiunta di normali fluidificanti comunemente utilizzati nel settore degli impasti cementizi. Nella fabbricazione delle lastre di Bretoncemstone® si utilizzano negli impasti polimeri comunemente usati, quali resine o lattici polimerici (per esempio, lattice acrilico), che enfatizzano le caratteristiche tecniche del prodotto finito. La capacità produttiva, a seconda del modello di impianto, varia da 1000 mq a 2400 mq al giorno lavorativo.

Gli impianti per le lastre e mattonelle
Gli impianti Bretonterastone® Lastre fabbricano direttamente lastre e mattonelle sottili e monostrato con la tecnologia della compattazione per “vibrazione sottovuoto” di impasti formati da aggregati lapidei, cariche minerali sottili e legante inorganico. Le lastre hanno dimensione massime di 68x153 cm, con spessore finito che può variare da 15 a 35 mm. Le mattonelle hanno dimensione di 30x30 cm, 40x40cm, 40x60cm, oppure 60 x 60 cm, con spessore finito che può variare a seconda della dimensione da 9,5 a 30 mm. Le lastre possono essere vendute come tali oppure anche trasformate in prodotti finiti. I materiali lapidei costituiscono fino al 76% del peso del prodotto finito, e possono essere di natura silicea (quarzo, quarzite, granito, porfidi, sabbia, ecc.), oppure calcarea (marmo, pietre calcaree, dolomie, ecc.) con dimensioni che possono arrivare fino a 10-12 mm. Il legante utilizzato è cemento Portland (legante idraulico inorganico), normalmente di classe I, miscelato con acqua in rapporto acqua/cemento normalmente non superiore allo 0.30, e con l’aggiunta di normali fluidificanti comunemente utilizzati nel settore degli impasti cementizi. Con gli impianti Bretonterastone® è possibile fabbricare i prodotti “P.M.C” (“Polymer Modifed Concrete”) aggiungendo semplicemente agli impasti dei polimeri di utilizzo comune, quali resine o lattici polimerici (per esempio, lattice acrilico), che enfatizzano le caratteristiche tecniche del prodotto finito. La capacità produttiva, a seconda del modello e composizione di impianto, varia da 520 mq a 2.700 mq al giorno lavorativo.

BRETONSTONE: RISPETTO DELLA NATURA (AMBIENTE) ED ELEVATE CARATTERISTICHE TECNICHE
La pietra composita Bretonstone rispetta l’ambiente poichè contiene fino al 96% di materiale lapideo naturale proveniente dalla frantumazione dei residui delle cave (l’estrazione di blocchi nelle cave genera fino al 60% di materiali di scarto), oppure da giacimenti naturali. Produrre la pietra composita non comporta quindi lo sfruttamento di nuove cave. I leganti impiegati nella fabbricazione della pietra composita e contenuti nel manufatto finito si sono trasformati in materiale inerte, per cui la pietra composita non emette alcuna sostanza allergenica e può essere installata in qualsiasi luogo. Operando opportunamente nella qualità e composizione degli aggregati, leganti ed additivi che la compongono e nella finitura superficiale, si possono enfatizzare alcune caratteristiche tecniche, ed ottenere una pietra composita:
1. Resistente all’usura: con resistenza all’abrasione molto elevata, tale da poter essere classificata “antigraffio”
2. Resistente alle aggressioni chimiche: con elevata resistenza all’attacco delle sostanze corrosive comunemen te usate negli ambienti civili, tale da poter essere classi ficata “resistente all’attacco degli acidi”
3. Resistente alle sollecitazioni meccaniche: tale da superare ampiamente nei valori di resistenza all’urto e alla flessione la pietra naturale
4. Resistente alle macchie: fino a risultare praticamente non porosa, tale da poter essere classificata “antimacchia”
5. Antistatica: così da essere capace di scaricare le correnti elettrostatiche che normalmente si generano negli ambienti
6. Resistente al gelo: così da non risultare sensibile ai cicli gelo/disgelo, e da poter essere utilizzata anche all’esterno
7. Resistente alle radiazioni UV: così da poter essere utilizzata anche all’esterno
8. Antiscivolo: così da poter essere utilizzata nelle applicazioni che richiedono la caratteristica di antiscivolosità
9. Antismog: così da poter essere utilizzata all’esterno ed essere capace di assorbire in parte gli inquinanti presenti nell’atmosfera e convertirli in sostanze innocue
10. Antibatterica: così da rendere la superficie inospitale all’insediamento dei batteri e muffe o addirittura in grado di distruggere i più comuni batteri e muffe normalmente presenti negli ambienti civili.

La tecnologia della produzione di pietra composita detenuta a livello mondiale da Breton sostiene realta' industriali affermate come Okite, Silestone (Cosentino), Santa Margherita, Stone Italiana, Cearsarstone.

www.breton.it


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