Ma, sino al 2007, il boom delle costruzioni è stato anche nelle economie avanzate. In sostanza sino al 2007 un eccezionale processo di costruzione, infrastrutturazione e urbanizzazione ha interessato l'economia mondiale, tanto a ovest come ad est, a sud come a nord. Ma con il 2008 si assiste ad una significativa inversione di rotta per molti avanzati: il motore della crisi è il crollo del mercato immobiliare residenziale negli USA, dovuto allo scoppio della bolla speculativa inflattiva e alla crisi dei mutui sub-prime (ad oggi circa l'8% dei mutuatari e' insolvente), con i rischi di depressione per l'economia statunitense; crisi che si allarga ai mercati finanziari internazionali con gli effetti derivanti dalle insolvenze a catena che si vanno ripercuotendo sulle diverse strutture finanziarie. La crisi del mercato immobiliare residenziale che colpisce prima gli USA, si allarga poi, nell'ordine di gravità, a Spagna, Irlanda, Regno Unito, Francia e Italia. Ma mostra anche il rallentamento dei mercati, come Germania e Giappone, che non hanno vissuto la fase espansiva del boom immobiliare.