Il primo giorno presso le sale dell'Acquario Civico di Milano si é svolto il convegno "La riqualificazione dello spazio pubblico - Expo 2015: un'opportunità per pensare alla grande Milano". La prima parte dedicata allo spazio urbano come bene comune: nuovi modelli organizzativi per la gestione della città seguita dagli aspetti pratici del 'Progetto della città: come si interviene nello spazio pubblico. Seguito da temi meno istituzionale e legati alla pratica qualità dei Materiali e dei processi "Problematiche e soluzioni per il progetto e la manutenzione del piano orizzontale". Il secondo incontro si é svolto nelle vecchie scuderie di Villa Burba a Rho sempre con l'intervento dell'esperto Andrea Angheben, Responsabile Ufficio Tecnico e Progetto Qualità ESPO.
Tra i diversi temi trattati é in fase avanzata il progetto di adozione di un patentino per i posatori del porfido trentino che attesti le competenze minime richieste per il lavoro di posa in modo da poter garantire gli stantard di qualità anche al lavoro finito e non solo limitati alla fornitura dei materiali.
Sono state evidenziate le difficoltà tipiche delle pavimentazioni a traffico veicolare super pesante. La sottodimensionatura degli elementi lapidei richiesti negli appalti porta spesso ad una continua opera di sostituzione. Il calcolo della reale destinazione d'uso permette di identificare la dimensione minima adatta a sopportare certi sforzi. Tra tutte le situazioni critiche svettano i cordoli interni delle rotonde stradali, la banda inclinata percorribile di circa 150 cm, che vengono sollecitati dal traffico pesante (40 tonnellate) che tagliando le curve passano sui cubetti con forze di torsione di diverse tonnellate causando la rottura del cemento che li tiene uniti. Tra le varie soluzioni in fase di sviluppo si stanno considerando delle geometrie di posa oblique che distribuiscano meglio la particolare sollecitazione meccanica dei retrotreni dei camion a pieno carico. L'utilizzo di marmette non cubiche ma lunghe il doppio che larghe per essere posate in profondità e aderire con maggiore superficie una alle altre. Infine, sempre per soluzioni estreme di traffico pesant, si è utilizzato con successo una resina bicomponente mista sabbia come legante per la sua proprietà di essere elastica a differenza delle malte cementizie.
Un'altro problema di cui si ha ampia esperienza in trentino é la salatura delle strade per sciogliere a neve nei mesi invernali. Il sale penetra nelle porosita della pavimentazione stradale e poi ricristallizza quanda perde l'acqua. Come il ghiaccio occupa più volume dell'acqua i cristalli di sale sviluppano pressioni di 2000 atmosfere nelle naturali porosità del porfido come nell'asfalto portando alla lunga crepe e rotture. Sono proprio le effloscenze saline che causano le rotture (o le buche dell'asfalto). Tra i diversi tentativi di soluzione al problema in svizzera si usa cloruro di calcio misto sabbia ma non é economico come il cloruro di sodio che é il caro buon vecchio sale da cucina. In Austria usano la sabbia perché tanto sotto i -7 gradi il sale non scioglie più niente.