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GLI SCULTORI DIMENTICATI

02. July 2012 17:42

Pubblicato in ARTE

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In una collana di libri in pubblicazione da parte dell’Associazione Artistico Culturale percorsi d’Arte. Primo volume Iacopo Antonio Ponsonelli, Da Ponzanello a Carrara e Genova  E’ un’iniziativa ideata e coordinata dal prof. Giuseppe Silvestri docente al liceo artistico Felice Palma di Massa, promossa dall’associazione Artistico Culturale Percorsi d’Arte e  rientra in un progetto più ampio che mira alla promozione di molti degli aspetti legati alla cultura del marmo . Ma una particolare attenzione, viene rivolta, alla ricerca, lo studio e la valorizzazione degli artisti e dei laboratori del passato meno conosciuti che hanno operato nel comprensorio ApuoVersiliese, in Italia e nel mondo.

The White Gold, “Straordinari Dimenticati”, è dedicata a tutti quei personaggi che hanno fatto la storia di Carrara e di un’intero comprensorio. Straordinari sconosciuti, artisti, scultori, architetti, decoratori, artigiani, intere botteghe e laboratori che attraverso i secoli, giorno dopo giorno, anno dopo anno, commessa dopo commessa, hanno riempito piazze, ville, giardini, musei, chiese, cattedrali, castelli, collezioni private e che inconsapevolmente, hanno determinato il nome del “marmo di Carrara”.
E’ a questi straordinari personaggi che nella loro ordinaria attività di tutti i giorni è dedicata la serie di volumi che da Carrara a Pietrasanta, studia e fa conoscere gli angoli nascosti di una filiera della creatività ben organizzata che attraverso il lavoro di intere generazioni i successi e talvolta il sacrificio di vite umane è stata in grado di dettare i percorsi della scultura che è stata l’espressione di un’orgoglio e del senso di appartenenza ad un territorio che oggi sembra essere più nelle parole, nei luoghi comuni, che nei fatti.
Non i soliti personaggi noti, ma l’individuazione di alcune personalità all’interno di una galleria infinita di cui nessuno oggi è in grado di dire, precisamente chi siano e quanti siano.

Il primo volume è dedicato allo scultore Jacopo Antonio Ponzanelli.
I Ponzanelli originari di Ponzanello, un borgo del comune di Fosdinovo, si erano trasferiti a Carrara, dove già un certo Maestro Tomeo di Andrea Ponzanelli, è ricordato nel 1586 dall’Officium Marmoris” come salariato e un Valerio Ponzanelli (probabilmente zio di Jacopo), aveva lavorato intensamente e con ottimi risultati al restauro del campanile e della fabbrica del Duomo di Carrara; il Padre di Jacopo, Domenico Ponzanelli, era uno scultore di quadratura ed aveva lavorato già a Savona e Genova, città nella quale volle avviare il figlio ancora adolescente all’arte della scultura, introducendolo nella bottega di Filippo Parodi, a sua volta già allievo di Pierre Puget e del Bernini.
Una famiglia, quella dei Ponzanelli che a Carrara raggiunse una certa agiatezza con una casa che si affacciava sullo stradino dell’arancio, vicino alla Piazza del Duomo, dove ancora oggi, vicino al gancio del Negroni si possono notare i resti di un’esemplare dello stemma dei Ponzanelli, che seppur abraso nel 1769 dai Francesi, reca visibile l’iscrizione “Jacobus Ponzanelli”.
Jacopo Antonio Ponzanelli, è nato a Carrara nel 1654  e morto a Genova nel 1735, città nella quale si trovano molte opere, così come se ne trovano molte altre collocate sia in collezioni private che in varie località in Italia e all’estero.
Figlio di Giovanni Ponsonelli, marmoraro specializzato nell’esecuzione di elementi architettonici come balaustre, capitelli e colonne, è certamente uno degli artisti più significativi nel panorama della scultura in marmo a Genova fra la seconda metà del Seicento e il primo Settecento. Jacopo fu collocato dal padre, che voleva per lui una carriera di scultore di figura, nel laboratorio più prestigioso di Genova, quello di Filippo Parodi.
A Genova numerosi scultori erano in piena attività per una committenza che comprendeva sia l’aristocrazia italiana, portoghese, spagnola, francese, austriaca, sia chiese e conventi di tutta l’Europa cattolica.

Nella bottega del Parodi, che era certamente la più aggiornata sulle strepitose novità della scenografica scultura barocca romana di Gianlorenzo Bernini e di  Alessandro Algardi, il giovane Jacopo si formò sul piano tecnico e stilistico sino a raggiungere un tale livello di qualità da essere chiamato dal maestro a collaborare ad alcune delle sue opere più importanti, come il grandioso monumento funebre del patriarca Morosini nella chiesa dei Tolentini a Venezia, il gruppo delle sculture per la Cappella delle Reliquie nella basilica di Sant’Antonio a Padova e la serie delle statue degli apostoli per la chiesa degli Italiani a Lisbona. 

I rapporti di profonda amicizia col maestro si erano nel frattempo trasformati in legami familiari, col matrimonio nel 1680 fra Jacopo e Maria Agata, figlia del Parodi.
Le suggestioni della scultura del Parodi sono evidenti nelle opere del Ponsonelli, caratterizzate tutte da una straordinaria raffinatezza nella trattazione delicatissima del marmo, nel fluido movimento dei panneggi in trapassi chiaroscurali dalla finezza pittorica, nelle figure atteggiate in gesti di grazia armoniosa. Le dolcissime figure della “ Madonna del Rosario” di Taggia e della “ Carità” della chiesa dell’Annunziata di Genova, la splendida “Diana” scolpita per il palazzo del principe di Liechtenstein a Vienna, la squisita “Immacolata” di Albisola Marina, infine la scenografica “Fontana del Tritone” inviata per i giardini di Pontons a Valencia, attestano le straordinarie capacità dell’artista e spiegano il suo successo internazionale. La grandiosa struttura marmorea dell’altar maggiore della chiesa di San Domenico a Cadice, commissionata nel 1683 al carrarese Stefano Frugoni, scultore e commerciante di marmi, comprende anche una statua del Ponsonelli, a documentare come i rapporti con la madrepatria furono costanti nel corso della vita dell’artista, radicato nel contesto della cultura figurativa genovese ma pur sempre legato a Carrara e non solo per l’acquisizione di quel marmo bianco statuario della cava del Polvaccio che i committenti gli chiedevano “perfetto, senza peli né macchie”.      
Alla realizzazione del primo volume durato quasi quattordici mesi, hanno collaborato studiosi da tutto il mondo, numerose persone, in particolare tra esse: Fausta Franchini Guelfi, docente all’università di Genova e Roberto Santamaria che scriveranno sulla vita e l’opera di Iacopo Antonio Ponzanelli.
La vendita di questo primo volume finanzierà il proseguo degli studi su altri scultori
* Jacopo Antonio Ponzanelli. Scultore. Architetto. Decoratore. Carrara 1654 - Genova 1735. [Con DVD] by Franchini Guelfi, Fausta Silvestri, Giuseppe
* Title: Jacopo Antonio Ponzanelli. Scultore. Architetto. Decoratore. Carrara 1654 - Genova 1735. [Con DVD]
* Author: Franchini Guelfi, Fausta Silvestri, Giuseppe
* Publisher: Associazione Per-Corsi D'arte
* Place: Carrara
* Date published: 2011
* Pages: 440
* Keywords: Associazione Per-Corsi D'arte Carrara Franchini Guelfi Fausta Silvestri Giuseppe Jacopo Antonio Ponzanelli Scultore Architetto Decoratore Carrara 1654 Genova 1735 [Con DVD]


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