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IL BACINO PRODUTTIVO DI MACAEL IN ANDALUSIA

13. June 2008 14:39
(last updated: 02. April 2009 12:18)
Pubblicato in MATERIALI, ECONOMIA

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Estratto fin dai tempi dei fenici, dei romani e della fiorente civilta' islamica conclusasi nel primo millennio dopo Cristo, il marmo bianco Macael, si può riscontrare in diversi monumenti tombali come sepolture fenicie e in prestigiosi edifici successivi quali, ad esempio, la moschea di Cordoba, l’Alhambra a Granada, l’Alcazaba di Almeria, il Royal Palace a Madrid ed il monastero di El Escorial.

L’atmosfera di Macael è del tutto simile a Sant Ambrogio Valpolicella o a Colonnata per grandezza e soprattutto per un uso estensivo nell’edilizia antica e moderna della pietra naturale che viene usata per lastricare anche i più nascosti marciapiedi di periferia. A Macael detta in antichità “La Ciudad del Oro Blanco” sono in attività 180 cave e lo sarà per molto ancora vista la disponibilità di materiale garantita per almeno altri 60 anni. Comunque lo spessore geologico del Bianco Macael è piuttosto sottile, come si vede in foto, e si presenta inoltre molto fratturato. I blocchi sani sono piuttosto piccoli. Quasi l’ 80 % di quanto si estrae è di scarto. Il 20% dell' estratto e' marmo Bianco Macael, di questo i 4/5° vengono triturati per l’industria edile (cementi) e farmaceutica (aspirina), e solo un 1/25° di quanto estratto viene utilizzato come pietra naturale. La scelta di produrre nell’area agglomerati deriva anche dalla volontà di non sprecare inutilmente quanto estratto. In questo campo opera una delle principali firme mondiali del marmo: la Cosentino che, anche se si definisce un’impresa familiare, ha oltre 2000 dipendenti, di cui 1200 a Macael, in diverse ramificazioni commerciali, 6 stabilimenti, 14 cave di marmo, granito e quarzo, 19 laboratori di trasformazione. I marmi del bacino estrattivo di Macael
- Bianco Macael (99 % carbonato di calcio simile al Carrara)
- Amarillo
- Crema Marfil
Macael, 6.149 abitanti, si trova nelle vicinanze della Sierra Nevada nel sud della Spagna a 107 km da Almeria (37°20 N, 2°18 O) ad un’altitudine 554 metri (le cave sono a 1000 metri).

LA SITUAZIONE DEL MERCATO INTERNAZIONALE VISTA DALLA SPAGNA
La Spagna è il primo produttore mondiale di ardesie ed ha dei marmi affermati come il rosso Alicante, l’Emperador scuro e chiaro e la crema Marfil. Il 70 % fatturato è dato dall’export, il 30 % rimane sul mercato domestico. Tra il 2001 ed il 2006 la crescita media annuale del fatturato è stata pari al 56,1%. Relazioni commerciali L’euro alto, anche se permette di acquistare le materie prime ad un costo minore (e in qualche modo bilancia gli effetti negativi del suo aumento), non protegge sufficientemente perché i costi di trasformazione (mano d’opera, attrezzature) sono elevati. L’Area del dollaro è anche per gli spagnoli in calo generalizzato a causa dell’Euro troppo alto e del generale calo di consumi negli Usa. Europa stabile e soprattutto strategicamente rilevante perché è l’unica area in cui l’aumento dell’euro non porta svantaggio alle ditte che producono nella stessa zona dell’euro. Il futuro è considerato nello stesso mercato europeo (nord Europa in particolare). Problema energetico Il costo dell’energia è fonte di preoccupazione non tanto per l’aumento dei costi del petrolio quanto per una totale mancanza di strategie nella ricerca di alternative energetiche a livello politico, sia spagnolo che europeo (noi aggiungiamo anche italiano). E almeno in Spagna atomico ed eolico li stanno utilizzando estesamente.

In effetti se consideriamo che il prezzo del petrolio, e quindi dell’energia, è quintuplicato in 9 anni partendo dai 20 USD al barile nel 1999 fino ai 136.16 USD del 2008 (NYMEX 13-06-08) si può dare una risposta comune sia ai problemi mondiali di inflazione sia al calo di consumi dovuto ad un evidente diminuzione della liquidità. Allo stesso modo in Europa la mancanza di una politica energetica credibile e realizzabile al di là degli slogan elettorali e dei veti irresponsabili ci ha esposto a dei costi non più sostenibili. Eppure il buon senso davanti a questi aumenti del petrolio non sono giustificati da un eguale crescita della domanda mondiale che di fatto non è quintuplicata in 8 anni, aumenti di prezzo che si connotano quindi come puramente speculativi, avrebbero dovuto portare alla ricerca di alternative e non a delle semplici quanto inutili e reiterate manifestazioni di preoccupazione delle classi politiche.
In Spagna i contratti di lavoro non sono nazionali, ciò ha permesso alle aziende di poter offrire un contratto ai propri dipendenti. Alla Cosentino è quinquennale e lo stipendio è il doppio di quanto riceverebbe mediamente un lavoratore con pari mansione in Spagna. Il fatto che non vi sia nulla di simile all’articolo 18 italiano che lega a vita eterna impresa e lavoratore rende possibile i licenziamenti e introduce un criterio di meritocrazia a livello aziendale, ma contrariamente a quanto si potrebbe immaginare il clima aziendale non è teso. La sensazione è che in Italia questo non si possa realizzare, non per colpa degli imprenditori ovviamente, ma dei vincoli di sistema, per le tasse notevolmente più alte, la burocratizzazione maggiore e l’eccessiva carica ideologica del sindacalismo italiano. La regione autonoma dell’Andalusia inoltre sostiene il mercato con la realizzazione di infrastrutture, in particolare vista la posizione logisticamente non comoda di Macael è in progettazione una autostrada fino ad Almeria e l’allargamento del suo porto per non andare fino a Valencia o Alicante). realizzazione in Silestone® è stata sottoposta al “pubblico trattamento” di un ospite d’eccezione, lo chef argentino Chakall, fresco vincitore del premio “Best Innovative Cookbook”, con il suo libro “Cozinha Divina”. La prova è stata tagliare, impastare, tritare e tante altre operazioni direttamente sul piano cucina senza lasciare nessun segno per la specifica composizione a base di quarzo ed il processo di lavorazione che lo rendono estremamente resistente ai graffi e refrattario all’assorbimento di qualsiasi tipo di liquido, olii e grassi compresi. Le pietanze sono state poi servite al pubblico su piastrelle Silestone®, a dimostrazione dell’igiene totale che caratterizza il prodotto. Nel 2007 sono state prodotte più di un milione di lastre di Silestone. In Silestone sono, tra l’altro, stati costruiti l’hotel Burj Al Arab di Dubai e lo stadio Wembley di Londra e moltissimi sono gli esempi di alto design realizzati per bagni e cucine. Cosentino è presente in oltre 80 paesi, con 6 fabbriche, 16 cave, 19 laboratori creativi, contando più di 2.000 dipendenti in tutto il mondo (1.059 dei quali concentrati in Spagna). Cosentino opera, negli altri paesi, attraverso 10 filiali: Cosentino Mexico, Cosentino Swiss, Cosentino USA, Latina Vitoria, Cosentino Northwest Europe, Cosentino UK, Cosentino Suddeutschland, Cosentino Scandinavia, Cosentino Portogallo e Cosentino Italia. Per la lavorazione cut to size di top il manufatto è decisamente meglio delle lastre di gres porcellanato perché queste ultime sotto la fresa a ponte si possono fratturare perchè troppo tensionate (poca elasticità). Rappresenta la soluzione ideale per i piani di cucine, bagni, bar, ecc e per la pavimentazione di ambienti quali: case, esercizi commerciali, strutture sanitarie ecc. Disponibile nei formati da 12, 20 e 30 mm di spessore, la lastra è altamente resistente ai graffi, alle scalfitture, alle abrasioni e alle macchie. Con le sue oltre 50 varianti di colori rappresenta la soluzione ideale per soddisfare le esigenze più diverse. Recentemente la gamma è stata ampliata con l’introduzione di una nuova finitura superficiale alternativa alla versione lucida nominata “leather” che, al tatto, ricorda la morbidezza della pelle

Il bacino produttivo di Macael è soprattutto Cosentino S.A. la cui storia inizia nel 1940 quando Eduarda ed Eduardo Cosentino di origini calabresi (e infatti la linea pietre naturali si chiama appunto “Scalea” come il comune del cosentino da cui vengono), genitori degli attuali proprietari, iniziarono l’attività di estrazione e lavorazione del marmo.
La seconda generazione che raccoglie questa esperienza parte nel 1979 alla nascita della Mármoles Cosentino S.A inizialmente composta da 17 dipendenti. E’ diretta da Francisco Martínez-Cosentino Justo e da suo fratello Eduardo Martínez-Cosentino. Qualche anno dopo anche il terzo fratello José Martínez-Cosentino Justo entra a far parte del gruppo. Negli anni 80, la Mármoles Cosentino, S.A. ha fornito tutto il marmo necessario alla realizzazione del progetto edile Costa del Sol nella provincia di Malaga. Bacino produttivo di Macael (Spagna) marmo spagnolo, macchine italiane Un invito della “Cosentino” ad alcuni rappresentanti della stampa tecnica internazionale ha presentato, oltre questa grande azienda al top mondale della produzione di agglomerati, anche una importante realtà industriale nel sud della Spagna.
Con un fatturato consolidato 2007 di 400 milioni di euro (Iris Ceramiche 290) e un’investimento nel triennio appena concluso di 170 milioni di euro la Cosentino SA si colloca ai primissimi posti mondiali di produttore di pavimenti e rivestimenti. Nel 2004 ha investito 4 milioni di Euro in ricerca e sviluppo ottenendo nuove finiture e gamme quali il Muro by Silestone®, che ha permesso di elevare gli standard di qualità e resistenza.
Nel novembre 2004, all’interno di questo processo di R&S, l’azienda ha investito 70 milioni di Euro, per il nuovo Silestone® antibatterico in collaborazione con la società US Company Microban International Ltd. Questa importante innovazione ha reso il nuovo Silestone® uno dei materiali per superfici più sicuri, resistenti ed igienici del mondo, il tutto ovviamente mantenendo le originarie caratteristiche legate alla vasta gamma di colori e alla bellezza del materiale stesso.
Nel 2003-2004 il gruppo ha introdotto inoltre il VOC (Volatile Organic Compound) un sistema unico in Spagna che ha richiesto un investimento di 2.5 milioni di Euro, che ha permesso di depurare il 99% delle emissioni generate dallo stabilimento di produzione e di ottenere, ad oggi, una qualità dell’aria di molto superiore alla soglia prevista dalla Legislazione Europea del 2007. Per il prossimo quadriennio prevede investimenti di 450 milioni di euro (112 milioni di euro / anno = 28% del fatturato 2007) che consentiranno all’azienda di aumentare la produzione dell’80%, e portare la produzione annuale di Silestone® a circa 4 milioni di mq. Sul fronte distribuzione, saranno acquisiti in Spagna nuovi distributori che, unitamente a quelli esistenti, permetteranno al gruppo di avere una copertura capillare del territorio. In ambito internazionale, nel 2005 Cosentino ha acquisito l’azienda Americana US Stone specializzata nella produzione di superfici per cucine. Un investimento totale pari a 15 milioni di dollari che oltre ad avere il 100% della proprietà ha permesso di rilevare il brand Avanza di Houston/Texas, leader nel settore dei piani da lavoro per cucina con una capacità produttiva annua di 200.000 mq per i prodotti elaborati e di 20.000 mq per le attrezzature . Attualmente Cosentino produce l’8% dei top cucina degli Stati Uniti ed il 30 % dei top cucina in Spagna
www.cosentino.es
www.silestone.com



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