Lo rende noto l'Internazionale Marmi e Macchine Carrara, che ha elaborato le statistiche sui dati Istat limitando le valutazioni ai materiali e prodotti di maggior pregio (marmi, graniti e travertini, grezzi e lavorati) non comprendendo nella valutazione granulati, polveri ed ardesie. Se il confronto fra i primi semestri del 2008 e quello del 2007 fosse estesa anche a queste categorie, si avrebbero diminuzioni ben superiori tanto in quantità che in valore.
Si tratta di contrazioni rilevanti perchè comportano una perdita di valore medio per tonnellata di esportato pari al -3,1% e, nel raffronto fra 2007 e 2008, si riscontra una positività sui blocchi e lastre e una negatività sui lavorati (particolarmente di granito) anche se è difficile definire quanto abbia pesato l'andamento del dollaro nei confronti dell'euro per la redditività dei lavorati esportati soprattutto in Nord America.
Il valore medio dei lavorati italiani si conferma in crescita su quasi tutte le voci per l'Unione Europea (particolarmente per marmo e travertino) ma anche per il resto del Continente mentre aumentano il valore medio marmi e travertini lavorati esportati in Nord America con un +9% circa per tonnellata. Emerge, in questo semestre, una situazione molto variegata, che è difficile ricondurre ad un'unica chiave di lettura perchè comprende elementi positivi e negativi ma in un quadro che tende al peggioramento.
Fra i partner più importanti per l'export italiano è negativa la Spagna, con i Paesi Bassi, l'Irlanda, la Cechia, l'Ungheria e il Belgio, mentre si registrano saldi di segno diverso in relazione a singoli prodotti per l'Austria, la Svezia e il Regno Unito. Si mantengono su livelli positivi Francia e Polonia mentre nell'Europa extra UE rimangono importanti, pur arretrando sui volumi e crescendo sui valori, la Russia, la Turchia, la Croazia e l'Ucraina. Discorso a parte merita la Svizzera che privilegia i graniti lavorati ma scende sui valori sia medi che assoluti.
Nel Nord America, dove l'export comprende anche il Canada che è positivo nei calcarei, il calo è pesante, nessuna novità per il Sud e Centro America, dove le esportazioni italiane non hanno mai raggiunto livelli veramente apprezzabili. Nel complesso è meno negativo il quadro del Medio Oriente: dove rimane in pratica stabile il valore medio per tonnellata di esportato con un saldo positivo alla voce marmi e travertini lavorati. Poco incoraggiante l'andamento dell'Estremo Oriente, anche se i due maggiori Paesi, India e Cina, registrano consuntivi in crescita, ma ancora di cifre troppo contenute per le dimensioni potenziali dei mercati.
Difficile ogni previsione per i prossimi mesi finche' saremo in presenza di una inaudita crisi finanziaria internazionale.
Nel grafico andamento dei costi del petrolio in relazioni alla domanda