A questo punto si procede con la preparazione del collante seguendo scrupolosamente i tempi e le modalità raccomandate dai produttori. In generale vengono consigliati collanti a cosidetta presa rapida che si applicano stendendo una quantità di collante sufficiente seguendo un moto semicircolare con una spatola dentata verificando la buona adesione tra il collante ed il sottofondo facendo attenzione, prima di adagiare la marmetta, che lo stesso non inizi a seccare.
Per ladesione si esercita una pressione su tutta la superficie della stessa, aiutandosi con un martello di gomma. Se la marmetta ha un formato maggiore di 40x40 cm è anche necessario stendere un sottile strato di collante su tutto il retro della marmetta stessa per garantire la massima adesione. Eventuali eccessi di collante vanno subito asportati con uno straccio bagnato o con una spugna prima che inizi lindurimento. Per la posa di marmi verdi e di taluni rossi è raccomandato luso di soli adesivi epossidici o poliuretanici. Marmi e graniti si possono posare anche con la tradizionale malta. Prima della posa è necessario verificare che il fondo sia ben solido e stagionato almeno di una settimana per ogni centimetro di spessor allo scopo di evitare possibili cedimenti o future lesioni.
La preparazione si effettua utilizzando solo sabbia di fiume o di cava, di granulometria non deve superare i 0,5 mm, mescolata a cemento grigio o bianco in proporzione ad una parte con 4 di sabbia. É assolutamente sconsigliato limpiego di sabbia di mare e calce di qualsiasi tipo. In questo caso la posa avviene stendendo il cemento su unarea proporzionata ad un numero limitato di marmette da posare. Anche in questo caso quelle maggiori al formato 40x40 cm vanno supportate sul lato da incollate con una boiacca di acqua e cemento di consistenza simile ad una pasta. Particolare attenzione va rivolta al dosaggio dellacqua: un eccesso può favorire il distacco della marmetta ed il suo incurvamento. In questo caso la malta dovrà essere cosparsa in superficie da uno spolvero di cemento in maniera tale da assorbire leccesso di acqua libera.
Nelle nuove costruzioni, i giunti di dilatazione del pavimento vanno eseguiti considerando il coefficiente di dilatazione termica lineare del materiale con una larghezza minima di almeno 5 mm. Lungo il perimetro della pavimentazione ed attorno ad elementi strutturali quali colonne, pilastri si deve prevedere un giunto aperto di almeno 10 mm che interessi sia il supporto sia il legante, sia le marmette. I giunti del pavimento potranno coprire aree variabili da 4x4 m ad un massimo di 7x7 m in ragione del tipo di prodotto, del formato della marmetta e delle condizioni specifiche di applicazione. In casi particolari di materiali di colore scuro, esposti alla luce diretta si consigliano più giunti di dilatazione. Per una posa più sicura la posa a giunto aperto con fughe sigillate con appropriati prodotti chimici o con boiacca di cemento ed acqua. Nel primo caso devono essere evitati prodotti di natura acida o fortemente alcalina.
Nel secondo caso sono da evitare eccessi dacqua e limpiego di sabbia per non graffiare le superfici. Leccesso di sigillante deve essere rimosso quando è ancora umido con una spugna o un panno morbido. Non usare mai prodotti acidi per non rovinare la superficie lucida delle marmette. Per tutte queste lavorazioni esistono in commercio specifici prodotti che facilitano e garantiscono i risultati.
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