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LA POSA IN AREA PUBBLICA DEI MATERIALI LAPIDEI

04. August 2006 16:29
(last updated: 22. February 2010 00:07)
Pubblicato in ARCHITETTURA

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Accennare genericamente a tutte le tipologie d'impiego di questi materiali negli esterni sarebbe comunque riduttivo: ogni situazione richiederebbe attenzione e approfondimento. Facendo la scelta di affrontare in modo approfondito il tema dei rivestimenti esterni e dedicando a questo argomento i capitoli che seguono,

E' immediata l'osservazione del ruolo che ha la pietra nell'ambiente esterno; la si vede impiegata nelle piazze, nelle pavimentazioni delle nostre città, negli edifici come rivestimento strutturale o come elemento decorativo. L'utilizzo dei materiali lapidei può caratterizzare ogni tipo di edificio, dalla casa monofamiliare alle megastrutture moderne. Spesso la pietra costituisce o riveste la zoccolatura delle costruzioni a livello stradale; si trova a volte nelle fasce marcapiano e quasi sempre nelle soglie e nei davanzali. Ancora, sulle facciate, si possono notare balconi e oggetti eseguiti in pietra; anche i portali sono spesso rivestiti da marmi e graniti. Accennare genericamente a tutte le tipologie d'impiego di questi materiali negli esterni sarebbe comunque riduttivo: ogni situazione richiederebbe attenzione e approfondimento. Facendo la scelta di affrontare in modo approfondito il tema dei rivestimenti esterni delle facciate e dedicando a questo argomento i capitoli che seguono, descriviamo qui brevemente gli esempi più comuni di applicazione delle pietre nell'ambiente urbano. Grazie alle caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici e di lunga durata, la pietra trova un ottimo impiego nelle pavimentazioni di strade e piazze. Oggi si sta riscoprendo il loro vero valore di bene ambientale e culturale, contrastando la tendenza diffusa negli anni passati, a realizzare sconsideratamente pavimentazioni in asfalto. Tutti i materiali possono essere posati su un sottofondo stabilizzato costituito da un letto di sassi rullato dello spessore di 30-50 cm. e da un letto di sabbia (5-20 cm.), nel caso che la pavimentazione debba essere percorsa dai veicoli. Un'alternativa e la posa su sottofondi rigidi in calcestruzzo rinforzato con una rete elettrosaldata, se non esistono problemi dovuti all'impermeabilità.
Generalmente si fa ricorso all'uso di lastre che possono avere varie forme e misure. Se gli elementi sono regolari, si può ricorrere alla produzione in scala industriale con un notevole abbassamento dei costi e facilità di irreperibilità. Le forme più ricorrenti sono quelle quadrate, rettangolari e romboidali: permettono combinazioni molteplici, ottenute con variazioni di dimensioni e di linee di fuga. Inoltre le superfici possono essere finite in diversi modi a seconda delle esigenze di progetto e delle caratteristiche del materiale impiegato. Se le lastre sono irregolari si eseguono pavimentazioni dette ad opus incertum"; questa soluzione permette costi abbastanza contenuti e risultati esteticamente validi, soprattutto se si usano lastre grandi. Le fughe possono essere realizzate con giunti larghi, serrati o sigillati. - Ciottoli o rizzata Un'altra soluzione é costituita dall'impiego di ciottoli, sia regolari che irregolari, con diverse dimensioni e colorazioni. La posa di ciottoli a forma regolare è detta "rizzata di città" (diametro di 5-10 cm.). Con i ciottoli più grossi e meno regolari, detti "conci", si possono realizzare decorazioni e disegni geometrici, opportunamente posati accoppiati con binderi o lastre. I ciottoli rallentano la corsa dell'acqua sulla superficie delle strade e ne favoriscono l'incanalamento nelle tombinature; per facilitare la percorrenza dei pedoni si possono realizzare percorsi a lastre piane dove il piede posi sempre in modo uniforme. - Cubetti - L'impiego di cubetti (dimensioni da 4 a 15 cm. con spessori variabili) consente la realizzazione di pavimenti con grandi flessibilità compositive e cromatiche. La loro posa permette anche di seguire le ondulazioni del terreno, collegando superfici molto irregolari. - Scarti di lavorazione - Possono essere impiegati per realizzare pavimentazioni valide sia dal profilo estetico che tecnologico; si gettano gli scarti delle lavorazioni dei materiali lapidei nel calcestruzzo, formando disegni e combinazioni originali. I costi sono molto contenuti e sono richiesti investimenti finanziari modesti. - Ghiaietto lavato o pietrisco - La pavimentazione si realizza mediante la stesura del ghiaietto o del pietrisco su di un letto di cemento; si può realizzare in opera o in cantiere con la creazione di pannelli prefabbricati delle forme volute e successivamente accostati o fuganti in fase di posa. Fra tutte le rocce ornamentali il granito é probabilmente quella che si presta alle applicazioni più svariate nell'edilizia; é veramente straordinaria la differenza di aspetto che uno stesso granito assume a seconda della sua finitura. Nelle opere lastrolari i vari elementi possono essere scelti fra i segati di uno stesso blocco o in stocks di blocchi diversi; la scelta di un colore o di un effetto cromatico particolare, più che da motivi razionali è dettata o influenzata da questioni di gusti personali del cliente o del suo architetto. Per marmisti e granitai vi è comunque la preoccupazione di soddisfare le esigenze del committente, soprattutto quando si tratta di realizzare un lavoro di grande superficie. Devono avere a disposizione posatori che sappiano bene mettere insieme i vari pezzi in modo da sfumare, armonizzare e se è possibile valorizzare piccole variazioni di tono e di disegno. La posa in opera è infatti un'operazione altrettanto impegnativa perché l'aspetto finale del lavoro dipende dall'appropriata disposizione delle lastre e delle marmette secondo il colore, le variegature e le macchie presenti; dal loro perfetto allineamento; dal perfetto livellamento. In generale i graniti presentano minori difficoltà dei marmi quanto alla prima esigenza, ma rimangono quelle della posa. Ci sono ovunque esempi di graniti e di marmi bellissimi e costosi applicati in maniera sbagliata, come certi grandi pavimenti di edifici di prestigio, dove è stata trascurata la composizione (matching), l'allineamento dei giunti e con una superficie inspiegabilmente ondulata. Vi sono aspetti pratici da considerare e primi fra questi la rispondenza di un materiale lapideo ai requisiti tecnici che non resistono a calpestio sono usati laddove sarebbero sconsigliati; altre pietre alterabili all'atmosfera salmastra sono impiegate in località marine, dove, invece, un qualunque granito potrebbe assicurare un grande effetto estetico e la inalterabilità desiderata. Certo non mancano esempi o progetti di opere che mettono in evidenza una buona e corretta utilizzazione del materiale. La scelta dell'arredo fisso in granito prende origine soprattutto dalle sue caratteristiche di solidità e indistruttibilità necessarie nei luoghi pubblici. Tenendo sempre presente che lo spirito dell'intervento é quello dell'allestimento di luoghi di particolare rilievo agli aspetti di tutela e conservazione attiva.



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